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Innovazione

A che punto è la missione Euclid per la quale Thales Alenia Space Italia sta realizzando il satellite

Euclid è una missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per l’astronomia e l’astrofisica con lo scopo di indagare la natura della materia oscura e dell’energia oscura con il grande contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Thales Alenia Space Italia (Joint Venture tra Thales 67% e Leonardo 33%) è prime contractor per la realizzazione del satellite ed è a capo di un consorzio industriale costituito dalle maggiori aziende spaziali europee e si avvale dei contributi scientifici di Università e centri di ricerca specializzati. Euclid analizzerà come l’Universo si sia evoluto negli ultimi 10miliardi di anni per meglio comprendere la dinamica della sua espansione e il perché stia accelerando. Il lancio di Euclid è previsto nel 2023 per una missione della durata di 6 anni intorno al punto Lagrangiano L2 situato a 1,5 milioni di km dalla terra.

A che punto siamo?
Presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Cannes sono state completate le prove di accettazione finale del satellite che a breve partirà per la base di lancio di Cape Canaveral, in Florida. Il lancio è previsto a Luglio 2023 con il lanciatore Falcon 9 di Space X .
Nello specifico il satellite ha terminato in particolare le prove funzionali in camera di Thermo-vuoto, le prove meccaniche acustiche e sinusoidali e le prove di compatibilità elettromagnetica in vista della Flight Acceptance Review formale prevista nelle prossime settimane .
L’integrazione finale di tutte le componenti del satellite è stata precedentemente eseguita presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Torino e il satellite dunque è ponto per la partenza verso la base di lancio.
In particolare sono stati integrati e verificati tutti i sottosistemi di bordo e gli strumenti scientifici VIS (Visible Instrument) e NISP (Near Infrared Specrtrometer and Photometer). Il telescopio, integrato in precedenza presso lo stabilimento Airbus di Tolosa, è stato installato sul modulo di servizio e sono stati integrati anche il Pannello solare e l’ Antenna.

Thales Alenia Space e il suo ruolo
Thales Alenia Space in Italia è il primo contraente per la missione Euclid, a capo di un team industriale di oltre 80 aziende in 20 paesi europei oltre gli Stati Uniti. Thales Alenia Space è anche responsabile del modulo di servizio, del sensore di velocità Coarse Rate Sensore (CRS), dell’ l’antenna ad alto guadagno in banda K e del transponder per lo spazio profondo in banda X (DST) nonché dell’assemblaggio, integrazione e test del satellite e della sua campagna di lancio.
Thales Alenia Space in Spagna è responsabile del sistema di comunicazione del satellite, costituito dal modulo di comunicazione e dall’antenna ad alto guadagno costruita da Thales Alenia Space a Roma. Thales Alenia Space in Belgio ha sviluppato gli amplificatori a valvole a banda X e K (TWTA).
Airbus Defense & Space a Tolosa è responsabile del carico utile costituito dal telescopio e dal banco ottico che ospita i sensori degli strumenti VIS e NISP. Questi strumenti sono stati sviluppati da un consorzio internazionale guidato dall’istituto di astrofisica IAP di Parigi, costituito da 14 Paesi europei, oltre a Canada e USA attraverso la NASA e alcuni laboratori statunitensi e giapponesi.

Ruolo Leonardo
Grazie ai micro propulsori a gas freddo realizzati da Leonardo, ESA sarà in grado di controllare l’orientamento della sonda nello spazio con correzioni di direzione di osservazione infinitesimali. Anche le informazioni circa la linea di mira del telescopio proverranno da un sensore Leonardo: specificatamente sviluppato per la missione Euclid, il Fine Guidance Sensor (FGS) è un sensore stellare di altissima accuratezza, montato direttamente sul telescopio, con lo scopo di assicurare allineamento assoluto fra l’asse del telescopio stesso e le stelle di riferimento. Leonardo fornisce infine i pannelli fotovoltaici, che assicureranno l’alimentazione di tutti i sistemi della sonda.

“ Il lavoro svolto in questi anni dal team di progetto e da tutto il consorzio industriale per la missione dell’ESA Euclid è stato eccellente– ha dichiarato Paolo Musi , PM del Programma – un lavoro di raffinata ingegneria svolto in modo sinergico e puntuale, con i contributi dei colleghi di Spagna, Belgio e Francia. Euclid conferma ancora una volta la capacità Thales Alenia Space di guidare lo sviluppo di missioni scientifiche particolarmente sfidanti.

“Qualità e stabilità di forma del sistema ottico integrato, velocità e completezza della mappatura del cielo, puntamento accurato ed estremamente stabile, non ché capacità di trasmettere a terra in modo affidabile la grande mole di dati scientifici acquisiti in orbita, sono i requisiti fondamentali di questa missione che certamente beneficia anche della esperienza di Thales Alenia Space nella realizzazione dei satelliti astronomici Herschel e Planck, che hanno dimostrato eccellenti prestazioni in orbita.

Cenni Ulteriori sulla Missione e sul Consorzio
Euclid è un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in cooperazione, per la parte scientifica, con il Consorzio Euclid (EC) al quale partecipano Università e laboratori di quattordici paesi europei tra cui Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Svizzera, con contributi della NASA e di alcuni istituti USA. Il satellite, che sarà lanciato nel 2023, è dedicato allo studio della Energia Oscura e della Materia Oscura, ingredienti fondamentali ma ignoti dell’odierno “Modello Standard” della cosmologia fisica e della loro interazione con la gravità. In questo modello, solo circa il 5% della massa-energia dell’universo è fatto di materia ordinaria (protoni, neutroni ect). Il resto è invisibile (materia oscura), e l’universo stesso sembra espandersi a ritmo accelerato sotto l’azione di una fonte di energia finora sconosciuta (energia oscura).

Il consorzio EC è composto dai team che hanno ideato, progettato e proposto la missione Euclid appartenente al Programma Cosmic Vision dell’ESA e dai nuovi istituti che stanno contribuendo all’implementazione del Programma. Ad oggi sono 14 i paesi europei che, anche grazie alle agenzie spaziali nazionali, contribuiscono all’attività del consorzio (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Svizzera e Regno Unito). In particolare l’Italia, con numerosi enti coinvolti tra cui INAF, INFN e diverse università, ha la responsabilità della parte scientifica del Science Ground Segment della e di preparazione all’interpretazione scientifica dei dati che si otterranno. Inoltre OHB Italia, su commessa dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha realizzato una parte dell’elettronica di bordo dei due strumenti.


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Innovazione

Un viaggio tra cultura e sostenibilità. Tutte le tappe del progetto “Ambiente e Cultura per il cambiamento: la transizione verso nuovi luoghi dell’audiovisivo”

Giunge alla sua fase conclusiva il progetto di UCCA – Unione dei Circoli Cinematografici ArciAmbiente e Cultura per il cambiamento: la transizione verso nuovi luoghi dell’audiovisivo”, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU tramite avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura, nell’ambito del PNRR, MISSIONE 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, COMPONENTE 3 – Turismo e cultura 4.0, MISURA 3 – Industrie culturali e creative, INVESTIMENTO 3.3 (Azione A I). Il progetto si poneva l’obiettivo di raccogliere i bisogni, mappare e condividere le buone pratiche relativamente ai temi della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica.

Un viaggio in Italia, iniziato a febbraio e conclusosi nel mese di giugno, che ha fatto emergere la presenza di una diffusa consapevolezza tra gli operatori e le operatrici degli spazi UCCA circa l’esigenza di attuare delle politiche sostenibili, con la progressiva adozione di protocolli green che possono riguardare tutti quegli eventi, in primis i festival, che offrono al pubblico opportunità di visione e fruizione.

Il primo appuntamento si è svolto presso Kinetta, una piccola e importante realtà UCCA sita nel centro di Benevento che negli anni si è affermata come un punto di riferimento non solo per la promozione cinematografica, ma anche per la formazione rivolta a bambini e preadolescenti coinvolti nei corsi di cinema. Dopo una tappa romana, che ha coinvolto le e i dirigenti UCCA, è stata la volta di Saluzzo, dove, ospiti del Teatro Magda Olivero gestito dall’associazione Ratatoj, è stato chiesto alle e ai partecipanti di indicare le caratteristiche imprescindibili di un circolo di cultura cinematografica su cui poter intervenire per affrontare la transizione ecologica. Il lavoro è proseguito nelle tappe di Milano – appuntamento promosso durante le giornate di Equa, l’iniziativa nazionale di Arci dedicata al tema delle disuguaglianze sociali e delle politiche pubbliche atte a facilitare la loro eliminazione – e di Agrigento, nel meraviglioso scenario dello Spazio Temenos ospitato presso la Chiesa di San Pietro.

È stata poi la volta di Napoli, che ha visto le e i partecipanti coinvolti in diverse attività: una tre giorni di incontri presso la sede dell’associazione Arci Movie, storico sodalizio che da oltre trent’anni anima la vita culturale della città e del quartiere di Ponticelli alla periferia est. In questo contesto, l’incontro realizzato con Legambiente Campania con un focus sulla CER (Comunità Energetica e Solidale) NAPOLI Est di San Giovanni a Teduccio ha posto l’accento sul percorso intrapreso e sulle fasi di attuazione che hanno coinvolto i partner del progetto. 

Poi ancora Bari (presso “Officina degli Esordi”) Carbonia (presso la sede dell’associazione “Casa del Popolo” dove è intervenuta Florencia Santucho, esperta green manager del settore audiovisivo e cinematografico), Ferrara (negli spazi di “Officina Meca”) e Bologna (presso lo spazio del centro culturale “Porta Pratello”). Una serie di appuntamenti che hanno attivato una riflessione collettiva sul format di “spazio culturale” nella transizione verde, in un percorso di ricerca/azione che ha chiesto a operatori e operatrici di definire le caratteristiche di uno spazio di promozione culturale, confrontandosi su quanto emerso dalle fasi precedenti e identificando i bisogni in termini di competenze, risorse tecniche e strumentali, risorse umane.

“Ambiente e Cultura per il cambiamento: la transizione verso nuovi luoghi dell’audiovisivo” ha, quindi, dato l’opportunità ai territori di dialogare tra loro, condividendo esperienze, risorse e visioni innovative sui temi della sostenibilità: se, infatti, risulta cruciale definire delle linee guida condivise su questi temi, appare altresì imprescindibile tener conto delle differenze territoriali, sociali ed economiche per l’attuazione delle stesse. Porre al centro i territori significa proprio questo: favorire una rete di cooperazione che rispetti e integri le specificità di ciascuna comunità, contribuendo a una transizione sostenibile e culturalmente ricca. “Priorità”  “Fattibilità” “Creatività” e “Coinvolgimento” sono le parole chiave che guidano il sempre più necessario lavoro di rete per garantire questa trasformazione.

E la creatività non manca di certo nelle azioni che sono già state messe in campo: c’è chi ha coinvolto la propria base sociale in laboratori di costruzione di arredi attraverso l’utilizzo di materiali di recupero e c’è chi promuove un riuso comunitario dei supporti culturali come riviste, libri, Blu-Ray, DVD e supporti audiovisivi in genere, trasformando questi beni in patrimonio comune che altrimenti andrebbe disperso, anche attraverso la promozione di iniziative ad hoc, come l’apertura di mediateche sociali o la promozione di spazi di bookcrossing. Chi ancora organizza degli swap party per abiti usati, rivolti in particolare alle e ai giovani, in concomitanza con iniziative culturali e mostre per creare momenti di aggregazione e promuovere la sostenibilità. A queste si affiancano azioni un po’ più basilari, come l’uso di materiali riciclabili o l’eliminazione dei bicchieri monouso, l’uso degli erogatori di acqua in luogo dei distributori automatici. Piccole azioni forse, che però testimoniano come ciò che è immediatamente applicabile venga subito adottato, manifestando non solo una diffusa e radicata consapevolezza sul tema ma anche un grado di capacità di “mettersi in azione” non scontato.

Nonostante, quindi, siano già molte le buone pratiche attivate dai circoli, maggiori criticità sono state individuate in relazione a quegli interventi che vanno ad incidere su azioni dirette di efficientamento energetico e riconversione verso fonti rinnovabili: un dato che restituisce il problema delle limitate risorse finanziarie per sostenere i costi della transizione e la mancanza di un’adeguata formazione in merito, anche rispetto al tema delle attrezzature e dotazioni tecniche a risparmio energetico, all’utilizzo di materiali di consumo e produzione che siano davvero “green”. 

Il bisogno di proseguire verso una maggiore sostenibilità da parte della rete UCCA e degli spazi culturali che la compongono, passa per una trasformazione interna dei singoli circoli che va dall’acquisizione di conoscenze e competenze fino alla sperimentazione di ulteriori pratiche ecosostenibili e all’individuazione di referenti ad hoc. Il tutto con l’obiettivo di coinvolgere, con azioni concrete di sensibilizzazione e informazione, la base di soci e il pubblico in generale che partecipano alle attività culturali e alla vita del circolo stesso, in una prospettiva di condivisione e co-progettazione degli interventi orientati verso la sostenibilità.

Proprio questa consapevolezza su quanto ancora si possa fare, unita alla profonda sensibilità verso la tematica affrontata, hanno determinato una disponibilità e un entusiasmo diffusi a partecipare alle attività di gruppo. Segno di come la modalità di partecipazione scelta – quella di un percorso partecipato e non puramente didattico o informativo, che fondasse, quindi, il proprio successo sul protagonismo delle operatrici e degli operatori e sulla valorizzazione della propria esperienza professionale, personale e associativa –  si sia rivelata vincente, creando un ambiente di collaborazione attiva e stimolante, capace di generare idee innovative e soluzioni condivise per affrontare le sfide della sostenibilità in maniera efficace e inclusiva.


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imprenditoria

Stefano Buono e Newcleo lanciano il progetto di una nuova torre – grattacielo a Porta Susa a Torino

Stefano Buono, fondatore e Ceo di Newcleo, ha annunciato l’intenzione di costruire una nuova torre nella zona di Porta Susa di fronte al grattacielo di Intesa Sanpaolo per localizzare la  sede italiana dell’ azienda.
Newcleo è una scaleup italo – inglese con sede a Londra, impegnata nello sviluppo di reattori nucleari di ultimissima generazione.  Stefano Buono immagina che la torri possa ospitare anche attività del Politecnico di Torino e la nuova sede di Liftt, la società di venture capital specializzata in investimenti deeptech, di cui Buono è presidente.
L’area prescelta per la nuova torre fa parte di un più ampio piano di riqualificazione urbana del Torino Innovation Mile che coinvolge oltre a Newcleo, il Politecnico di Torino, Ogr, Environment Park, Infra.To, Liftt, Nexto e Planet Smart City. I tempi per la realizzazione del progetto dovrebbero essere di tre anni dal momento in cui verrà finalizzato l’acquisto delle aree.
La nuova sede di Newcleo sorgerà su un’area di oltre 45 mila metri quadrati, di proprietà di FS Sistemi Urbani e utilizzerà i capitali del round di raccolta fondi da un miliardo di euro, annunciato lo scorso marzo che con altri round di finanziamenti porteranno a un totale di 3-4 miliardi di euro che saranno utilizzati per sviluppare due reattori in Francia e Regno Unito, un prototipo non nucleare  in Italia(nel laboratorio di Brasimone, sull’Appennino Bolognese e una fabbrica di combustibile nucleare.

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App

Aldilàpp, piattaforma digitale dedicata ai servizi cimiteriali

“L’innovazione digitale che parte dalla memoria: Aldilapp permette di onorare i nostri cari defunti, prendersi cura delle strutture che li accolgono attraverso una rete di servizi collegati. Per restare vicini, anche se distanti”. È quanto si legge nella presentazione del sito di Aldilàpp, una piattaforma digitale dedicata ai servizi cimiteriali. (altro…)


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