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Futuri possibili

La bolla che verrà (parte prima)

c:\>06 Da Musk a Zuckerberg fino a FTX, ci sono tutti i segnali che qualcosa sta cambiando nel mondo digitale

Il sogno dell’innovazione eterna sta per essere infranto da molti segnali, fra i quali la crisi energetica conseguente all’aumento di volumi dell’industria delle armi, e le delusioni delle grandi promesse ingegneristiche (si pensi al recente abbandono di IperLoop e altro da parte del magnate Sir Branson di Virgin). Nel suo percorso lascerà sulla strada più homeless e cadaveri del bluff degli yuppies degli anni ’90 e della crisi dei subprime degli anni ’90. Fra loro è possibile ci siano molti di noi che ancora crediamo — spesso mentendo il contrario — ai social media che in questo momento stanno aprendo le danze. Sicuramente a gridare che il re è nudo è il solito Elon Musk che mischia pirateria e rivoluzione prendendo in giro il sistema e ognuno di noi pur senza alla fine rischiare mai di uscire dal gioco. Di lui parleremo nella prossima e ultima parte.

Il sogno infranto della valuta libera (Parte prima)

«L’uso di stimolanti era comune tra coloro che erano al vertice di Bankman-Fried. Caroline Ellison, CEO di Alameda Research, ha twittato l’anno scorso: “Niente come l’uso regolare di anfetamine per farti apprezzare quanto sia stupida un’esperienza umana normale e non medicata”»

Lo speculatore vicino alle lobbies ebraiche Samuel Bankman-Fried noto anche con le sue iniziali SBF , ex CEO di FTX , uno scambiatore di criptovalute ha vissuto una crisi di solvibilità alla fine del 2022, che ha portato a un crollo di FTT, criptovaluta nativa di FTX.

Il patrimonio netto di Bankman-Fried ha raggiunto il picco di $ 26 miliardi. Nell’ottobre 2022, aveva un patrimonio netto stimato di $ 10,5 miliardi. Tuttavia, l’8 novembre 2022, durante la crisi di solvibilità di FTX, si stima che il suo patrimonio netto sia sceso del 94% in un giorno a $ 991,5 milioni, secondo il Bloomberg Billionaires Index , il più grande calo di un giorno nella storia dell’indice che entro l’11 novembre 2022 portava Bankman-Fried ad essere privo di ricchezza materiale. Non va dimenticato che l’allora ventottenne miliardario spendeva $ 5,2 milioni per conquistare il secondo posto fra i donatori individuali di Joe Biden nelle elezioni presidenziali del 2020 e che due anni dopo non ha mancato di profondere altre donazioni per $ 40 milioni ai candidati democratici durante le ultime elezioni di medio termine. Operazioni queste che sembrano accompagnarsi con ha chiari legami con i piani alti del potere mondialista, dal Deep State Usa al Forum di Davos, passando per rapporti opachi con l’Ucraina.

«Il Forum Economico Mondiale fino a pochi giorni fa ostentava sul proprio sito il logo dei FTX e citava tra i suoi partner la società con sede alle Bahamas (un paradiso fiscale), “costruita da operatori commerciali per operatori commerciali”, capace di offrire “prodotti innovativi”. Ci asterremo dunque da sospettare che il sistema criptovalutario possa essere anche un eccellente mezzo di riciclaggio di denaro e di regolazione di transazioni sporche o segrete. Lo stesso SBF è stato tra i relatori a Davos lo scorso maggio: non certo uno sconosciuto per l’élite. I legami con il WEF riguardano anche la famiglia: fa parte dell’organizzazione una zia, epidemiologa (!?!) presso la Columbia University, Linda P. Fried. Bankman Fried- che aveva in portafogli fondi come Black Rock e Soft Bank- è accusato di vare utilizzato il denaro dei clienti per finanziare in operazioni spericolate la società sorella di FTX, Alameda Research. Fin qui, si tratta di film già visti. La novità è l’evidente contiguità tra il livello più alto del potere USA e l’ambizioso giovanotto. Circolano fotografie di Bill Clinton sul palco di un evento alle Bahamas lo scorso aprile accanto a SBF, insieme con l’ex primo ministro britannico Tony Blair.» (Maurizio Blondet)

Il sistema delle criptovalute che vedeva alla sua fondazione il progetto dell’avatar anonimo di Satoshi Nakamoto per il rivolgimento della dittatura monetaria delle banche centrali è stato verosimilmente preso in mano da potentati finanziari di lobbies e mafie varie per nascondere ingenti spostamenti segreti di denaro.

Una delle tante grandi beffe delle rivoluzioni sociali.

Il potere dell’album scolastico

Ma lo scandalo dei $ 25 miliardi persi da SBF rischia di non essere un gran che se paragonato alle enormi operazioni dei social network. In questo precipuo periodo, per fare un primo nome, Mark Zuckerberg ha perso quasi 100 miliardi di dollari.

Attraverso il Center for Technology and Civic Life e il Center for Election Innovation and Research, il patron di Facebook, Instagram e WhatsApp, Mark Zuckerberg ha investito finanziamenti privati ​​per 419,5 milioni di dollari a sostegno del Partito Democratico al voto nel 2020.

È quasi quanto i 479,5 milioni di dollari in fondi federali e statali per le spese elettorali relative a COVID nello stesso anno.

Instagram era una simpatica idea di app che utilizzava uno smartphone come una Kodak Instamatic (da cui il nome) per foto-ricordi familiari (in contrasto con le opere d’arte per cui al limite potevano esistere altre piattaforme). Nel 2012, meno di due anni dalla sua messa sul mercato, venne assorbita dalla società di Mark Zuckerberg per 741 milioni di dollari.

Nel 2009 Jan Koum e Brian Acton, due ex impiegati della società informatica Yahoo!, inventarono un’app di messaggistica per mobile che, diversamente da altre già presenti, poteva funzionare su tutti i cellulari con sistema operativo aperto, compreso i BlackBerry e soprattutto i Nokia con Symbian (un sistema operativo a sua volta derivato dai palmari PSION). 5 anni dopo fu proprio FaceBook, la società che aveva rifiutato di assumerli alla loro uscita da Yahoo! ad appropriarsi di quella che rapidamente era divenuta la vera e propria alternativa agli SMS imperanti, proprio perché, oltre ad essere gratuita, permetteva molte ulteriori operazioni. Lo fece investendo oltre 20 miliardi di dollari, circa la metà di quello che avrebbe speso Musk per un social dove però stavano già da da 16 anni interagendo presidenti di stato, star della musica e del cinema, politici e giornalisti di ogni nazione e praticamente buona parte della popolazione statunitense.

Se queste informazioni possono essere note ai più, ma ritengo siano utili per ricostruire il quadro d’insieme, quanto c’è da dire su FaceBook sarebbe ovvio a tutti. Tuttavia vale la pena ricordare che nel 2003 non era nato né con quel nome ma come Facemash, né grazie a Zuckerberg, né per diventare quello in cui si è trasformato: i suoi creatori lo avevano pensato come un passaparola per studenti e fu quando se ne impossessò Zuckerberg che le sue ambizioni divennero mondiali; all’inizio ci si poteva connettere facilmente con i guru di Internet e non solo, si poteva facilmente parlare con intellettuali e attori o cantanti e non era affatto il social più diffuso al mondo. Ricordo che quando feci la prima registrazione mi sembrava un chiacchiericcio inutile e poco comprensibile fra giovani statunitensi. Fu nell’estate del 2008, quando seppi che un milione e più di italiani si erano improvvisamente iscritti ex abrupto, che lo ripresi in mano e lo vidi passare da un ambiente stimolante ad un mostro di luoghi comuni e masse umane che compresi quanto più dannoso che inutile potesse essere un social network. Non che ci fosse solo FaceBook: ben prima che nascesse ne erano nati e perfino defunti un certo numero, ma più o meno erano circoscritti a regioni o competenze precise. Solo YouTube, presto acquisito da Google, proprio come Blogger poteva competere con la viralità di FaceBook.

Fu alla fine del 2020 che gli Headquarters di FaceBook compresero che arrivati a oltre due miliardi e mezzo di utenti più o meno regolari la curva di crescita andava a calare implacabilmente. TikTok stava erodendo gran parte della popolazione giovanile e di quella ludico-qualunquista che faceva gran parte del successo del social di Zuckerberg. Avevano già tentato con Paper e altro la via delle news ma l’hanno trovata sempre molto impervia, sia per il controllo del cartello delle testate che, soprattutto, per la diffusione del giornalismo alternativo. La cosiddetta pandemia, il legame sempre più stretto con il WEF e la guerra alle fake-news intrapresa già dai controllori scientifici che istruirono Wikipedia a bollare di inattendibilità scientifica tutto ciò che non fosse stato sdoganato dagli accademici al potere fecero il resto e le cose si resero complicate fino all’attuale decisione di snellire le fonti di notizie a quelle da decidere. Fu forse per questo che nel 2021 FaceBook cambiò vestito e si trasformò in Meta, un progetto decisamente transumanista volto a sviluppare tecnologie, software e piattaforme per la realizzazione di un mondo virtuale sempre più digitale a partire dal trasferimento dei sensi in apparati tecnologici. Un progetto già nato e presto fallito ai tempi di Second Life.

Oggi gli 11 mila licenziamenti e le perdite per oltre 100 miliardi di dollari lasciano immaginare che le aspettative verso quella presunta rivoluzione fossero esagerate di certo più della morte di Mark Twain di quella volta. Sarà complicato aggiustare le relazioni nei confronti delle tante imprese che avevano scommesso in quei sogni da ingegneri mitomani. Altrettanto complicato sarebbe fare marcia indietro e tornare alla quotidianità di un social onnipresente ma anche lentamente sempre meno attrattivo.

A questo punto ci tocca però occuparci della sciarada-Musk, ma lo faremo un articolo più in là.


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La NASA ha prodotto ossigeno estraendolo dall’atmosfera di Marte

Una grande notizia arriva dalla NASA. L’agenzia spaziale americana ha infatti annunciato di essere riuscita ad estrarre ossigeno dall’atmosfera di Marte. L’operazione è stata resa possibile da MOXIE, uno strumento che ha generato un totale di 122 grammi di ossigeno da quando la missione Rover è sbarcata sul pianeta rosso nel 2021.

MOXIE ha completato con successo tutti i test e nella sua performance migliore è riuscito a produrre 12 grammi di ossigeno all’ora, il doppio degli obiettivi originali della NASA per lo strumento, con una purezza del 98% o migliore.

Come funziona MOXIE

MOXIE produce ossigeno molecolare attraverso un processo elettrochimico che separa un atomo di ossigeno da ciascuna molecola di anidride carbonica. I gas vengono ovviamente estratti dall’atmosfera di Marte e passando attraverso il sistema vengono analizzati per verificare la purezza e la quantità di ossigeno prodotto.

A cosa serve produrre ossigeno su Marte

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la produzione di ossigeno su Marte non sarebbe utile in prima battuta per permettere agli astronauti di respirare ma servirebbe soprattutto come fonte di propellente per razzi, necessario in grandi quantità per permettere il ritorno a casa degli astronauti.

Foto Credit: NASA/JPL-Caltech


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OpenAlex la nuova Biblioteca di Alessandria per chi lavora nella scienza e tecnologia

Anche la Sorbona ha scelto di adottare OpenAlex .  La Sorbona ha deciso di indirizzare i propri sforzi nella collaborazione con iniziative alternative agli strumenti proprietari, aperte e partecipate. Per questo ha deciso di  interrompere la sottoscrizione al database Web of Science e agli strumenti bibliometrici Clarivate. (altro…)


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10 dicembre: la Giornata mondiale dei diritti umani nel giorno della nascita della Dichiarazione universale dei diritti umani

Il 10 dicembre si celebra la Giornata mondiale dei diritti umani, una celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani in data 10 dicembre 1948.

Il messaggio del Segretario Generale dell’ONU António Guterres in occasione della Giornata dei Diritti Umani:

“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”.
L’iconica frase di apertura della Dichiarazione universale dei diritti umani è importante oggi come lo era quando fu adottata 75 anni fa.
La Dichiarazione universale è una tabella di marcia che aiuta a porre fine alle guerre, a sanare le divisioni e a promuovere una vita di pace e dignità per tutti. Ma il mondo sta perdendo la rotta. I conflitti infuriano. Povertà e fame aumentano. Le disuguaglianze si approfondiscono. La crisi climatica è una crisi dei diritti umani che colpisce soprattutto i più vulnerabili. L’autoritarismo è in aumento. Lo spazio civico si sta riducendo e i media sono sotto attacco su ogni fronte. L’uguaglianza di genere rimane un sogno lontano e i diritti riproduttivi delle donne sono in fase di arretramento.

Oggi è più importante che mai promuovere e rispettare tutti i diritti umani – sociali, culturali, economici, civili e politici – che tutelano noi tutti. La Dichiarazione universale indica la strada verso valori e approcci comuni che possono aiutare a risolvere le tensioni e creare la sicurezza e la stabilità che il nostro mondo desidera. Mentre lavoriamo per aggiornare i quadri globali di riferimento e renderli più efficaci nel XXI secolo, i diritti umani devono svolgere un ruolo unico e centrale. Invito gli Stati membri a sfruttare questo 75° anniversario e il Vertice del futuro previsto il prossimo anno per rafforzare il loro impegno nei confronti dei valori senza tempo della Dichiarazione universale. In questa Giornata, esorto le persone in tutto il mondo a promuovere e rispettare i diritti umani, ogni giorno, per tutti, ovunque.

La dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;

Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;

Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;

Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

L’ASSEMBLEA GENERALE

proclama

la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11

  1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
  2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13

  1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
  2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

Articolo 14

  1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
  2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15

  1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
  2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16

  1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
  2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
  3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17

  1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
  2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18

Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.

Articolo 19

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20

  1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
  2. Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione.

Articolo 21

  1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
  2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
  3. La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22

Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23

  1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
  2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
  3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
  4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24

Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

  1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
  2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

Articolo 26

  1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
  2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
  3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27

  1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
  2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28

Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29

  1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
  2. Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
  3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.


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