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Spazio

Eau de Space, su Kickstarter l’odore dello spazio diventa un profumo. Poi toccherà allo Smell of the moon

Si chiama Eau de Space, ed è il progetto che sta raccogliendo velocemente molti finanziamenti su  Kickstarter che ha come obiettivo quello di vendere un profumo con la fragranza dello spazio terrestre ovvero con l’odore dello spazio.

La fragranza è stata sviluppata da Steve Pearce, insieme a  Matt Richmond. Steve Pearce  il fondatore di Omega Ingredients, società che punta alla “creazione di aromi e ingredienti naturali di altissima qualità per l’industria alimentare e delle bevande”. La Nasa aveva contattato Richmond nel 2008 concedendogli la licenza per ricreare l’odore dello spazio, e ci sono voluti ben quattro anni per svilupparlo.

Obiettivo dell’Eau de Space era in origine di  di aiutare gli astronauti a ricreare l’ambiente adeguato durante gli allenamenti in vista dei lanci lancio in orbita.

Secondo quanto ha descritto Peggy Whitson, ex astronauta della Stazione Spaziale Internazionale, durante un’intervista alla CNN del 2002: “Lo spazio ha un odore un po’ come un odore di una pistola, subito dopo aver sparato. Penso che abbia un odore quasi amaro  oltre ad essere fumoso e bruciato”.

Richmond ha confermato: “Gli astronauti descrivono l’odore come un mix di polvere da sparo, bistecca scottata, lamponi e rum”.

Il prossimo step del team è la realizzazione della fragranza “Smell of the moon”, l’odore della luna.


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Futuri possibili

La NASA ha prodotto ossigeno estraendolo dall’atmosfera di Marte

Una grande notizia arriva dalla NASA. L’agenzia spaziale americana ha infatti annunciato di essere riuscita ad estrarre ossigeno dall’atmosfera di Marte. L’operazione è stata resa possibile da MOXIE, uno strumento che ha generato un totale di 122 grammi di ossigeno da quando la missione Rover è sbarcata sul pianeta rosso nel 2021.

MOXIE ha completato con successo tutti i test e nella sua performance migliore è riuscito a produrre 12 grammi di ossigeno all’ora, il doppio degli obiettivi originali della NASA per lo strumento, con una purezza del 98% o migliore.

Come funziona MOXIE

MOXIE produce ossigeno molecolare attraverso un processo elettrochimico che separa un atomo di ossigeno da ciascuna molecola di anidride carbonica. I gas vengono ovviamente estratti dall’atmosfera di Marte e passando attraverso il sistema vengono analizzati per verificare la purezza e la quantità di ossigeno prodotto.

A cosa serve produrre ossigeno su Marte

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la produzione di ossigeno su Marte non sarebbe utile in prima battuta per permettere agli astronauti di respirare ma servirebbe soprattutto come fonte di propellente per razzi, necessario in grandi quantità per permettere il ritorno a casa degli astronauti.

Foto Credit: NASA/JPL-Caltech


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In Evidenza

Il lander Odysseus di IntuitiveMachines è atterrato sulla Luna

Odysseus, dell’azienda texana Intuitive Machine, ha segnato una pietra miliare senza precedenti nell’era spaziale, riportando un veicolo americano sulla Luna dopo ben 52 anni dall’ultima missione del programma Apollo. Il lancio avvenuto lo scorso 15 febbraio ha portato il lander a percorrere un milione di chilometri prima di entrare nell’orbita lunare il 21 febbraio.

Nonostante momenti di tensione dovuti alla difficoltà di ricevere il segnale, la delicata manovra di atterraggio si è conclusa con successo. È stato solo dopo vari tentativi, sfruttando diverse antenne terrestri, che il segnale di conferma è finalmente giunto, un “bip” che ha risuonato come un applauso di sollievo e fiducia sempre crescente.

“La conferma del nostro veicolo sulla superficie lunare è giunta senza ombra di dubbio”, ha dichiarato il direttore di volo Tim Crain, annunciando il successo della missione. Attualmente, l’attenzione è rivolta agli aggiornamenti sullo stato del lander, mentre la missione IM-1 raggiunge il suo obiettivo, portando con sé implicazioni cruciali per i futuri programmi lunari e per l’economia spaziale lunare.

Il successo di Odysseus, appartenente alla classe Nova-C di Intuitive Machine, segna il primo trionfo di una missione privata dopo i recenti fallimenti dei lander Peregrine dell’azienda americana Astrobotic, nonché di quelli della giapponese ispace e dell’israeliana SpaceIL. Mentre gli Stati Uniti celebrano questo traguardo, quattro nazioni precedono l’America nell’atterraggio lunare: Russia, Cina, India e Giappone.

L’ultimo veicolo statunitense a toccare il suolo lunare risaliva all’11 dicembre 1972. L’impresa di Houston ha così compiuto un passo da gigante per l’esplorazione privata, come sottolineato dalla stessa Intuitive Machine su Twitter: “Odysseus ha trovato una nuova dimora”, si legge, riferendosi al sito di atterraggio vicino al cratere Malapert A, a circa 300 chilometri dal polo Sud lunare.

Questo sito di atterraggio è strategico, trovandosi nei pressi del massiccio di Malapert, uno dei 13 siti prescelti per la missione Artemis III della NASA. Finanziato in parte dal programma Commercial Lunar Payload Services della NASA, Odysseus trasporta sei strumenti dell’agenzia spaziale americana, mirati a raccogliere dati cruciali per le future missioni del programma Artemis, il cui scopo è portare nuovamente gli astronauti sulla Luna. Con questo atterraggio storico, il futuro dell’esplorazione spaziale privata si presenta luminoso e pieno di promesse.


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Spazio

Spacewear la startup italiana che realizza gli abiti per lo spazio

Spacewear è una startup italiana attiva nel campo della ricerca e dello sviluppo per il settore tessile e dell’abbigliamento aerospaziale, che ha fornito la nuova tuta interattiva SFS2, testata da Walter Villadei sulla ISS con l’equipaggio di Ax-3. (altro…)


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