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Ambiente

Assemblea popolare per Torino dopo il coronavirus: appello per un’azione civica di rigenerazione economica, sociale e ambientale

Mercoledì 22 aprile, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della Assemblea Popolare per Torino dopo il coronavirus, una iniziativa lanciata da 16 associazioni della società civile torinese attive nei settori della tutela dell’ambiente e della salute, della promozione sociale e culturale e nella lotta alle diseguaglianze.
All’incontro online hanno partecipato 100 persone, ed altre non hanno potuto partecipare a causa dei limiti di capienza del sistema.
Le associazioni partecipanti hanno condiviso un appello per la mobilitazione della società civile nella discussione di temi della vita quotidiana dei cittadini e nella formulazione di proposte di azioni da sottoporre all’attenzione delle amministrazioni pubbliche e delle forze politiche.
Nel momento in cui ci si interroga sulle modalità di “ripartenza” della società e dell’economia dopo le limitazioni imposte dalla gestione della pandemia, le associazioni aderenti hanno richiamato alla necessità di cambiare la direzione di sviluppo della comunità torinese, e di riconoscere le varie crisi preesistenti alla pandemia ed i loro effetti sulla società. Lo strumento di discussione proposto è quello dell’Assemblea Popolare, una serie di “forum tematici” aperti alla partecipazione dei cittadini con il contributo di esperti.

I lavori sono stati aperti da Roberto Mezzalama, Presidente del Comitato Torino Respira. “Definire una nuova traiettoria di sviluppo richiede un’analisi e una condivisione dei problemi della nostra comunità, fatta con realismo. Sul piano ambientale vuol dire riconoscere che Torino è all’ottantottesimo posto su 104 nella classifica di Legambiente sull’ecosistema urbano, e che il ritmo del cambiamento climatico, esemplificato dai 2,5 gradi di anomalia termica di quest’inverno è insostenibile per settori vitali come l’agricoltura. A causa della pandemia come comunità siamo caduti, così come nel 2008 eravamo caduti per la crisi economica e prima di rimetterci in cammino dobbiamo chiederci se il problema non sia la direzione verso al quale stavamo andando. Per ripartire ci vogliono senso della direzione, senso del limite, costruzione di azioni fattibili, responsabilità e collaborazione”.

Il Professor Giuseppe Costa, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico Regionale, è intervenuto a nome dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Torino. “Oltre a pensare al “dopo” coronavirus dobbiamo anche pensare al “durante” perché la fase di immunizzazione potrebbe durare anche più di un anno. In questa fase abbiamo bisogno di una quantità di innovazioni nella nostra società e nella nostra struttura produttiva, nelle scelte che facciamo e nella collaborazione tra i professionisti tra le persone e tra gli ingegni che ci sono dovrà essere molto grande. Quello che faremo nel “dopo” sarà molto influenzato da quello che faremo nella seconda fase della gestione della pandemia”. “Il Covid ci mette in evidenza una situazione di disuguaglianza già molto evidente, perché sia il contagio sia l’impatto sulla salute ricade sui soggetti più fragili della società”.

Gli aspetti economici sono invece stati affrontati da Tito Ammirati, Presidente della Cooperativa Arcobaleno: “Il nostro modello economico e sociale ha fatto affiorare tutti i suoi limiti. L’economia fondata sulla ostinata ricerca della ricchezza ha prodotto delle esternalità negative per ampie fasce della popolazione. L’economia ha perso la capacità di rigenerare le risorse ma si è limitata a consumarle, fino forse ad estinguerle. Per tracciare nuove direzioni occorre un nuova patto sociale, sicuramente più inclusivo, c’è bisogno della collaborazione di aziende for profit e non for profit, delle istituzioni, dei sindacati e dei cittadini. Per definire una nuova traiettoria i vari soggetti devono definire quali sono i principi di una nuova visione comune differente da quella attuale.”

Il primo tema che sarà affrontato dall’Assemblea sarà la mobilità. Di questo ha parlato la Presidente di Bike Pride Fiab Torino Elisa Gallo. “Il tema della mobilità è il primo tema che vogliamo affrontare, perché sarà cruciale nella ripartenza. L’automobile non potrà essere la soluzione perché questa era già causa di problemi prima della pandemia, dobbiamo capire il ruolo della mobilità attiva, e del trasporto pubblico. In questo settore ci sono già state proposte da parte della Consulta per la mobilità ciclistica e della moderazione del traffico che dovranno essere riprese e analizzate in modo approfondito, per una mobilità a beneficio della collettività. Uno degli esempi è rendere i controviali a priorità ciclabile e pedonale”.

In chiusura i cittadini e le associazioni sono stati invitati a registrarsi sul sito dell’Assemblea Popolare (www.assembleapopolare.it) per essere coinvolti nelle fasi successive dell’iniziativa.


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Ambiente

Sacchetti di plastica: quasi 3 su 10 sono ancora fuorilegge

“In Campania c’è una vera e propria emergenza shopper illegali”. A denunciare questa situazione è Legambiente nel rapporto “Ecomafia 2024: Storie numeri della criminalità ambientale in Italia”. Solo a Napoli nell’ultimo anno sono stati rintracciati 100 chilogrammi di buste illegali ogni tre giorni, per un totale di 120 quintali. Ma se si torna indietro nel tempo, i numeri salgono a dismisura. Dal 2017, il Nucleo tutela ambientale della Polizia municipale del capoluogo campano ha condotto 76 operazioni, arrivando a sequestrare circa 8,6 milioni di shopper illegali, per un totale di 170 tonnellate di materiale, comminando 500mila euro di sanzioni.

L’ultima operazione è stata portata a termine pochi giorni fa. Gli agenti della Unità Operativa I.A.E.S. (Investigativa, Ambientale ed Emergenze Sociali), grazie anche al rapporto di collaborazione con il consorzio di filiera Biorepack e l’associazione di categoria Assobioplastiche, a seguito di attività di indagine è intervenuto in un magazzino di circa 10.000 mq utilizzato per il commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari, da un cittadino di nazionalità cinese. A seguito dell’ispezione la Polizia Locale di Napoli ha riscontrato la presenza di 20 quintali di buste in plastica illegali in quanto prive delle caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità e pertanto ha pertanto posto in sequestro tutte le buste e sottoposto ad una sanzione amministrativa di 5.000 Euro il titolare dell’attività.

Shopper: quasi 3 su 10 sono fuorilegge. Napoli un esempio nel contrasto all’illegalità

Allargando lo sguardo al resto del Paese, Assobioplastiche fa notare che “malgrado la legge che ne vieta l’uso sia ormai in vigore da più di 10 anni, il tasso di sacchetti illegali si conferma ancora troppo alto: 28% nel 2023 (stessa percentuale del 2022). L’impegno delle Forze dell’Ordine per contrastare questo fenomeno è costante e rappresenta un argine fondamentale per la tutela della filiera delle plastiche biodegradabili e compostabili”.

“Esprimiamo il nostro ringraziamento alla Polizia Locale di Napoli, da sempre in prima linea nel contrasto a questo fenomeno” ha commentato Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche. “L’illegalità nel settore degli shopper rappresenta uno di quegli aspetti distorsivi che stanno mettendo a dura prova la filiera italiana delle bioplastiche compostabili. Ribadiamo l’importanza di quegli strumenti che sono stati messi in campo per difendere gli operatori che lavorano correttamente e onestamente in questo settore. È il caso della piattaforma on-line realizzata da Assobioplastiche, (https://assobioplastiche.org/segnalazioni-illegalita) con il supporto del Consorzio Biorepack, per la segnalazione di potenziali illeciti nel settore degli imballaggi plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari”.


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Ambiente

Domenica 7 luglio la consegna del Premio Acqui Ambiente

Domenica 7 luglio, nella cornice di Villa Ottolenghi si svolge la cerimonia di consegna del Premio Acqui Ambiente, giunto alla XV edizione, che si tiene alle ore 17,00 nello spazio antistante il celebre Tempio di Herta e sarà condotta da Licia Colò, insignita del premio Testimone dell’Ambiente nell’anno 2022.

L’ edizione 2024 ha registrato una partecipazione di 66 opere partecipanti alle due sezioni, la sezione ordinaria e la sezione ragazzi.

Vincitori ex aequo della XV edizione, per la sezione ordinaria opere a stampa sono risultati Giannozzo Pucci curatore de La nuova agricoltura contadina. L’alba della rinascita per la terra, Libreria Editrice Fiorentina e Andrea Rinaldo con il volume Il governo dell’acqua. Ambiente naturale e ambiente costruito, Marsilio editori.

Vincitore della XV edizione, per la sezione ragazzi opere a stampa è risultato Graziano Ciocca con il volume Bufale bestiali. Perché gli animali non sono quelli che crediamo, De Agostini Edizioni. Una menzione è stata assegnata a Davide Longo per il volume Montagna si scrive stampatello, Adriano Salani Editore.

Per il Concorso Scolastico Nazionale Go Green Lab (Laboratorio di Ricerca Ambientale), che ha interessato gli studenti delle scuole superiori d’Italia, la Giuria ha decretato vincitore l’Istituto di Istruzione Superiore “Rita Levi Montalcini” di Acqui Terme (AL) – Triennio classi indirizzo Biotecnologie Ambientali (III H, IV H e V H) con “Microrganismi ambientali: alleati preziosi”. Una menzione particolare sarà conferita all’Istituto di Istruzione Superiore “Il Tagliamento” di Spilimbergo (PN) – IT Agrario, Agroalimentare, Agroindustriale (1FA con la collaborazione di alcuni studenti delle classi 3BP e 5DP) per il progetto “Orto a petrolio zero”.

Un riconoscimento alla famiglia De Rossi per l’impegno profuso nel realizzare il progetto “Luna sul Mare”, una serie di dodici documentari, che racconta la storia dell’avventuroso viaggio in kayak a vela, camper e traghetto di una bimba dai 4 anni, con i suoi genitori, lungo tutto il Tirreno, dalla Liguria alla Sicilia, entrando in contatto con piccole realtà locali, produttori biologici, volontari, ricercatori ed esperti interessati.

La Giuria ha premiato Edo Ronchi quale “Testimone dell’Ambiente “per il suo lungo e costante impegno ambientale. In qualità di Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, dal 2008, ha puntato ad ampliarne gli orizzonti dell’ambientalismo misurandosi, da una parte, con la green economy e, all’altra, con il coinvolgimento delle imprese nel cambiamento verso la sostenibilità.
Dal 1996 al 2000 è stato Ministro dell’Ambiente e ha realizzato numerose riforme ambientali: della gestione dei rifiuti, noto come “decreto Ronchi”; per la tutela degli habitat naturali della flora e della fauna selvatica; per la prevenzione del rischio idrogeologico e per la tutela delle acque dall’inquinamento.

Il Col. Mario Giuliacci, riceverà il Premio Testimone dell’Ambiente. Mario Giuliacci é un noto meteorologo e climatologo che ha descritto per anni le previsioni del tempo, ha dedicato la sua vita e la sua carriera allo studio della meteorologia. Ha diretto il Centro meteo del Nord Italia a Milano Linate dal 1983 al 1990. Nel 2014 ha attivato un proprio sito professionale su Internet: www.meteogiuliacci.it del quale è Direttore operativo.

La Giuria del Premio, per questa edizione, ha deciso di conferire il premio “Testimone dell’Ambiente” ai cittadini di Cortemilia per il ruolo centrale svolto ai tempi della lotta per chiudere l’Acna di Cengio: il premio viene conferito a Cortemilia in rappresentanza di tutti gli uomini e le donne della Valle che tanta parte attiva hanno avuto e continuano ad avere per far cessare il secolare inquinamento della Valle Bormida. A ritirare il Premio sarà il Sindaco di Cortemilia Roberto Bodrito accompagnato dalla Signora Claudia Patrone, testimone e protagonista attiva degli eventi.

Il Premio Acqui Ambiente – dichiara il Sindaco di Acqui Terme Danilo Rapetti – nel ricordare gli eventi che hanno segnato la storia del nostro Pianeta, lasciando tracce profonde nell’ambiente che ci ospita, vuole tuttavia guardare al futuro con positività, portando alla luce esempi di virtuosismo ecologico e di progettazione che contribuiscono a risanare la Terra e, nello stesso tempo, premiando coloro che si fanno portavoce a livello politico o nel campo della ricerca. Il forte impatto di tale divulgazione garantisce una maggiore sensibilizzazione e rispetto dell’ambiente.


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Ambiente

Il Ricercatore: online il documentario sullo scienziato licenziato per essersi rifiutato di volare

Dopo la World Première al Festival internazionale CinemAmbiente di Torino, da venerdì 14 giugno sarà disponibile online (in streaming e download) il documentario Il Ricercatore – Perché ho perso il lavoro per 5 tonnellate di CO2 (Italia, 2024, 71’) del regista Paolo Casalis. (altro…)


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