Massa Critica
Che cosa è Hyperloop il treno a levitazione magnetica passiva ad altissima velocità
Si sta parlando molto di Hyperloop, il treno a levitazione magnetica passiva ad altissima velocità che permette di viaggiare sulla terra a velocità intorno ai 1200 chilometri all’ora. Il convoglio in viaggio utilizza la lievitazione magnetica passiva, con l’inserimento dei viaggiatori in capsule che si trovano in tubi a bassissima pressione che minimizzino l’attrito e permettono il movimento su un cuscino d’aria.
Secondo i sindaci di Torino e Milano Appendino e Sala una delle prime tratte ad usare Hyperloop sarà la Torino-Milano che richiederà appena 7 minuti di viaggio: “Sarà una infrastruttura futuristica che collegherà Torino e Milano in una manciata di minuti, creando così le condizioni concrete per una reale macroregione”. Diverse aziende stanno lavorando su progetti di fattibilità di diverse tratte come Los Angeles – San Francisco; Toronto – Montréal; Mosca – San Pietroburgo; New York – Washington; Edimburgo – Londra; Parigi – Amsterdam.
Hyperloop permette il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri all’interno di tubi a bassa pressione in cui capsule sono mosse da motori lineari a induzione e compressori d’aria che si muovono in un doppio tubo sopraelevato in cui possono scorrere delle capsule adibite al trasporto. L’interno del tubo è mantenuto a bassa pressione per ridurre al minimo l’attrito dell’aria: in aggiunta le capsule si muovono su un cuscino d’aria in modo da ridurre ulteriormente l’attrito.
Il sistema consente al veicolo di raggiungere una velocità massima di 1.200 km/h viaggiando in un tubo interrato o appoggiato su dei piloni riducendo il consumo di suolo.
Sfruttando la levitazione magnetica passiva secondo HyperloopTT
l’energia cinetica sviluppata dalla capsula e quella recuperata in frenata permettono di avere un sistema che produce più energia di quella che consuma, tanto che l’energia può essere rimessa in circolo e venduta con un modello di business che dovrebbe permettere un ritorno dell’investimento ancora più veloce pari a un tempo pari a un decimo del tempo di rientro della TAV.
Hyperloop potrebbe viaggiare a una media di 600k m/h consumando un quarto dell’energia e richiedendo un terzo dei costi di investimento rispetto a una linea ad alta velocità.
I treni MagLev utilizzano un principio analogo per per muoversi, ma mentre l’Hyperloop si muove in un tubo a bassissima pressione per ridurre l’attrito al minimo, i treni MagLev viaggiano all’aria aperta e quindi sottoposti a un maggiore attrito e consumano molta energia dato che l’attrito impatta sul consumo energetico del mezzo per raggiungere alte velocità.
L’idea è partita nel 2013 dall’imprenditore sudafricano Elon Musk, ma oggi alla tecnologia lavorano Hyperloop One, Hyperloop Transportation Technologies, e Transpod.
Una delle società che stanno lavorando sulla tecnologia Hyperloop Trasportation Tecnologies – HyperloopTT, ha 12 progetti già in fase di realizzazione e ha aperto dei tavoli operativi con il Governo italiano per la definizione di due progetti di fattibilità di due tratte da circa 150 km che potrebbero essere annunciate a fine 2019 in due corridoi di viaggio molto trafficati che potrebbero essere da Rimini a Bologna e da Torino a Milano. HyperloopTT ha al lavoro circa 800 ingegneri, tecnici e creativi a partire dal quartiere generale a Los Angeles.
L’altra azienda che lavora sulla tecnologia è Virgin Hyperloop One nata dalle idee di Elon Musk che dopo diversi round di finanziatori ora è supportata dalla Virgin di Richard Branson.
La canadese di Toronto Transpod a sua volta sta sviluppando studi e prototipi. Quello realizzato per il governo dell’Ontario sulla tratta Windsor – Toronto indica che il sistema Hyperloop costerebbe la metà di un comune treno ad alta velocità nonostante permetta di viaggiare a velocità pari a quattro volte.
Elon Musk sta lavorando a The Boring Company un’azienda specializzata nella costruzione di tunnel e di infrastrutture finalizzate in parte alla realizzazione di linee Hyperloop. L’azienda lavora a servizi dall’aeroporto internazionale di Los Angeles a Santa Monica e Westwood, tra New York, Filadelfia, Baltimora, e Washington e da San Francisco a Los Angeles.
Il primo servizio Hyperloop che dovrebbe entrare a regime sarà negli Emirati Arabi da Dubai ad Abu Dhabi in 12 minuti su un tragitto do 140 chilometri con cabine confortevoli e tecnologiche. Per ora non si sa nulla sul prezzo del biglietto che non sarà basso, ma in breve tempo dovrebbe partire la massificazione del servizio.
IronLev è un progetto italiano per far viaggiare i treni a più di mille chilometri all’ora nato dall’esperienza di alcuni giovani ingegneri che puntano a utilizzare l’infrastruttura ferroviaria esistente in tutto il mondo, consentendo ai mezzi a levitazione magnetica di sfruttare gli 1,5 milioni di chilometri di rete tradizionali, costituiti da binari in acciaio. La tecnologia di IronLev si basa su binari di acciaio, molto simili a quelle delle reti ferrotranviarie esistenti, su cui i vagoni sono collegati magneticamente e possono scorrere grazie ad un particolare sistema di galleggiamento non alimentato da corrente.
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Ambiente
A Cecilia Di Lieto il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2024
È stato assegnato a Cecilia Di Lieto, storica voce di Radio Popolare, il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, alla sua XV edizione. La cerimonia di consegna del Premio si è tenuta venerdì 29 novembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore che unisce numerose realtà casalesi, all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino. (altro…)
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Eventi
Un corso di formazione per giornaliste e giornalisti per raccontare la cooperazione internazionale
Il 5 dicembre 2024 a Palazzo Venturi, via Verdi 25 (Aula M) dalle 14 alle 16 – ma fruibile anche a distanza – si terrà il corso “Raccontare la Cooperazione internazionale”. L’evento di formazione è promosso dal Master in Giornalismo ‘Giorgio Bocca’, con il patrocinio di Ucsi Piemonte in collaborazione con Plan Italia ET.S. e il Consorzio Ong Piemontesi, organizzato nell’ambito del Progetto “Cooperazione: mettiamola in Agenda! – Giovani e territori per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo sostenibile”, finanziato da AICS – Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo, del quale capofila è Focsiv – Volontari nel mondo ETS.
Lo scopo è quello di rilanciare la cultura, il valore e lo strumento della cooperazione internazionale per uno sviluppo sostenibile, volgendo la sua attenzione, in particolare, verso cittadinanza, e soprattutto le persone più giovani, le e gli studenti, il corpo docente, la politica e, non ultimi, i e le giornaliste. Attraverso la condivisione di dati, analisi, storie ed esperienze, l’obiettivo della formazione è quello di accrescere la conoscenza sul settore da parte dei media e degli operatori della comunicazione nel trattare il tema della cooperazione, in modo da contribuire a costruire un’opinione pubblica più informata e consapevole.
Nell’ambito del progetto è stato realizzato un Media kit su come raccontare la cooperazione internazionale scaricabile gratuitamente .
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Comala: da aula bunker del processo alle BR a luogo di aggregazione per gli studenti e non solo di Torino
Comala è un luogo polifunzionale nato a Torino nei locali recuperati dell’ex caserma Lamarmora, edificio risalente alla seconda metà dell’Ottocento. Originariamente si trattava di un mercato del bestiame, poi diventato sede per le truppe di artiglieria a cavallo, successivamente ufficio comunale e poi diventato un pezzo di storia degli anni di piombo in quanto aula bunker durante il maxi-processo alle Brigate Rosse.
Oggi il Comala si autodefinisce : “Un posto a Torino in cui studiare, fare musica, riunirsi. Nel verde, durante il giorno ma anche fino a sera”. Gestito dall’omonima associazione culturale che lo ha trasformatoin un centro giovanile e culturale aperto a tutti , Comala deve il suo nome alla cittadina immaginaria creata dallo scrittore messicano Juan Rulfo.
Nato come sala prove e sala registrazione si è ampliato con aule studio per centinaia di persone e un ricco cartellone di iniziative. Con il Covid, l’associazione ha continuato a offrire servizi e spazi creando per l’aula studio tendoni riscaldati per garantire il distanziamento per diventare un punto di riferimento in una zona piena di giovani e studenti.
Molti dei frequentatori del Comala sono studenti universitari fuorisede a Torino che organizzano anche grand feste come la gigantesca festa di San Martino . Da buoni italiani il calcio è tema importante , si sono proiettati con grande successo le partite dei mondiali degli azzurri e poi ci si è messi in proprio perchè è nata l’idea di creare una squadra di calcio a partire da un post su instagram. Comala Football and Cricket abbreviato Comala FC è partito in terza categoria per poi arrivare a una clamorosa promozione in seconda. E in parallelo al calcio sono partite le squadre di basket e volley.
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