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Legambiente: ‘Chi si candida alla guida del Piemonte faccia della lotta ai cambiamenti climatici una priorità assoluta’

“Chi si candida a governare il Piemonte nei prossimi anni deve avere come priorità assoluta il contrasto ai cambiamenti climatici che necessariamente dovrà accompagnare le scelte politiche in modo trasversale e continuo”. Un monito e al tempo stesso una sfida che Legambiente lancia ai candidati presidenti e consiglieri per la Regione Piemonte in corsa per le elezioni di domenica 26 maggio attraverso 30 domande-impegni chiave in campo ambientale.

“Spesso quando si parla di mutamenti climatici si pensa a politiche da intraprendere soprattutto a livello internazionale ma per affrontare il global warming è fondamentale il contributo di tutti, dal singolo cittadino a chi prende decisioni istituzionali su scala locale –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Per questo ci rivolgiamo ai quattro candidati alla presidenza della Regione Piemonte e a tutti i candidati consiglieri affinché, qualora eletti, ascoltino la sempre maggiore sensibilità sul tema della popolazione e gli allarmi documentati del mondo della scienza”.

Tema per tema Legambiente chiede ai candidati di esprimersi chiaramente sulle politiche ambientali dei prossimi anni. Molto peso hanno le richieste nel campo della mobilità sostenibile, che vanno dalla completa riattivazione delle linee ferroviarie tagliate in tutto il Piemonte nel 2011/2012 alla disincentivazione all’uso dell’auto privata attraverso ad esempio l’introduzione di una norma sugli standard urbanistici per le nuove edificazioni non più legati all’offerta di aree a parcheggio privato ma all’effettiva esistenza di sistemi di trasporto collettivo. L’associazione chiede poi un impegno per promuovere una legge regionale che fermi il consumo di suolo agricolo e un censimento delle abitazioni e capannoni non utilizzati. Nel campo dei rifiuti viene chiesto un impegno a fissare nuovi e più ambiziosi obiettivi e azioni soprattutto nel campo della prevenzione e di favorire una svolta decisa verso la tariffa puntuale, eventualmente con cofinanziamenti per i Comuni che vogliano fare il passaggio. Ai candidati viene inoltre chiesto quale impegno intendono mettere in atto nel contrasto all’estrazione di combustibili fossili e al tempo stesso per promuovere fonti rinnovabili ed efficientamento energetico degli edifici privati. Sul fronte del verde urbano si chiede in che modo si immagina che la Regione possa promuovere e pianificare l’incremento degli spazi verdi urbani e periurbani anche al fine di contrastare l’effetto “isole di calore” nel periodo estivo e contribuire al tempo stesso all’assorbimento delle acque piovane. Temi prioritari posti ai candidati sono anche il contrasto dell’uso di pesticidi e l’incentivazione dell’agricoltura biologica, così come la captazione massiva di acqua dai fiumi e torrenti nei mesi estivi che potrebbe essere contrastata non concedendo più deroghe e aumentando i controlli sul rispetto del deflusso minimo vitale. Ma anche il benessere animale, per il quale Legambiente chiede ai candidati se sono pronti a vietare, ad esempio, le gabbie troppo piccole negli allevamenti. Sul fronte del turismo l’associazione ambientalista chiede ai candidati se, insieme agli sforzi per promuovere un turismo sostenibile e di qualità nei parchi, nei boschi, in montagna e nelle aree rurali, intendano contemporaneamente limitare le attività motoristiche e l’uso degli elicotteri in montagna. Infine i candidati vengono interrogati sul tema spinoso dei rifiuti nucleari dato che in Piemonte è depositata la quasi totalità dei materiali radioattivi prodotti a livello nazionale nella passata stagione nucleare. In particolare si chiede se, qualora eletti, sarebbero pronti ad opporsi alla realizzazione di deposti temporanei negli attuali siti a rischio e a pretendere dal Governo la realizzazione urgente del deposito nazionale in un sito sicuro.

“In Piemonte –afferma il presidente regionale di Legambiente– sono sempre più acuti gli effetti del cambiamento climatico e ciò è testimoniato da crescenti fenomeni estremi, da precipitazioni intense e concentrate in periodi limitati, a periodi di estrema siccità, dalla diminuzione delle precipitazioni nevose all’aumento delle quote nivali, con danni consistenti agli ambienti naturali e ai servizi ecosistemici. Come ci ricordano i ragazzi dei Fridays for Future serve un cambio di passo netto nelle politiche se vogliamo salvare il Pianeta. A partire dal Piemonte”.

30 domande di Legambiente ai candidati alle elezioni regionali 2019, Piemonte


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Il Rapporto Ecomafia 2024 in Piemonte

Nel 2023 i reati ambientali scoperti hanno toccato quota 35.487 (+16,7% rispetto al 2022), alla media di oltre 98 reati al giorno, 4 ogni ora.  Si registra l’incremento delle persone denunciate, ben 22.001 (+15.8% rispetto al 2022) e dei sequestri effettuati, che hanno raggiunto la cifra di 5.348, valore quasi invariato rispetto al 2022 che ne conta 5.312.Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dalla crescita dei reati ambientali accertati nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), esattamente 15.429, pari nel 2023 al 43.5% del totale nazionale. (altro…)


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Dal vertice per l’azione sull’intelligenza artificiale di Parigi un documento su IA sostenibile e inclusiva

Il 10 e l’11 febbraio 2025 a Parigi al Grand Palais si è tenuto il terzo vertice per l’azione sull’intelligenza artificiale

A conclusione del Vertice per l’Azione sull’Intelligenza Artificiale l‘Eliseo ha diffuso il documento conclusivo intitolato Dichiarazione sull’Intelligenza Artificiale Inclusiva e Sostenibile per le Persone e il Pianeta.

Il documento è stato firmato da moltissimi paesi presenti al vertice e da molte organizzazioni internazionali, ma non da Stati Uniti e Regno Unito. Il vertice di Parigi ha visto l’impegno a stanziare 200 miliardi di Euro sull’intelligenza artificiale , ma per ora è rimasto su impegni vaghi.

La dichiarazione finale parte dalla consapevolezza che il rapido sviluppo delle tecnologie di IA rappresenta un importante cambio di paradigma, che ha un impatto sui nostri cittadini e sulle società in molti modi per cui occorre far progredire l’interesse pubblico e colmare i divari digitali accelerando il progresso verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG)

Le azioni devono fondarsi su tre principi: scienza, soluzioni basate su modelli aperti, standard politici

Dichiarazione su un’intelligenza artificiale sostenibile e inclusiva per la popolazione e il pianeta

1. Partecipanti provenienti da oltre 100 paesi, tra cui capi di Stato e di governo, organizzazioni internazionali, rappresentanti della società civile, del settore privato, del settore accademico e della ricerca, si sono riuniti a Parigi il 10 e 11 febbraio 2025 in occasione del Vertice per l’azione sull’intelligenza artificiale. Il rapido sviluppo delle tecnologie di IA sta portando a un notevole cambiamento di paradigma, con diverse conseguenze per i nostri concittadini e le nostre società. Sulla scia del Patto di Parigi per i popoli e il pianeta e del principio secondo cui i paesi devono concepire autonomamente le loro strategie di transizione, abbiamo individuato le priorità e avviato azioni concrete per servire l’interesse generale e colmare il divario digitale accelerando il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le nostre azioni seguono tre principi fondamentali: scienza, soluzioni (ponendo l’accento sui modelli di IA aperti che rispettano i quadri nazionali) e standard, nel rispetto dei quadri internazionali.

2. Questo vertice ha evidenziato la necessità di rafforzare la diversità dell’ecosistema dell’IA. Ha definito un approccio inclusivo, aperto e multilaterale che consentirà all’IA di essere etica, sicura, affidabile e incentrata sui diritti umani e sull’uomo, sottolineando al contempo la necessità e l’urgenza di ridurre le disuguaglianze e di aiutare i paesi in via di sviluppo a rafforzare le loro capacità in materia di intelligenza artificiale.

3. Prendendo atto delle iniziative multilaterali esistenti sull’IA, in particolare le risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Global Digital Compact, la raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale, la strategia continentale dell’Unione Africana sull’intelligenza artificiale e i lavori dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, del Consiglio d’Europa, dell’Unione europea, del G7, in particolare il processo di Hiroshima sull’intelligenza artificiale, e del G20, abbiamo affermato le seguenti priorità principali

:
• Promuovere l’accessibilità dell’IA per ridurre il divario digitale.
• Garantire che l’IA sia aperta a tutti, inclusiva, trasparente, etica, sicura e affidabile, nel rispetto dei quadri internazionali.
• Consentire l’innovazione nel campo dell’IA creando le condizioni favorevoli al suo sviluppo ed evitando la concentrazione del mercato, sostenendo così la ripresa industriale e lo sviluppo.
• Incoraggiare un’implementazione dell’IA che abbia un impatto positivo sul futuro del lavoro e dei mercati del lavoro e che apra prospettive di crescita sostenibile.
• Rendere l’IA sostenibile per le popolazioni e il pianeta.
• Rafforzare la cooperazione internazionale e promuovere il coordinamento della governance internazionale.

A tal fine:
• I membri fondatori hanno lanciato una grande piattaforma e un incubatore di IA di interesse generale, per sostenere, ampliare, ridurre la frammentazione tra le iniziative pubbliche e private sull’IA di interesse generale e colmare il divario digitale. L’iniziativa sull’IA di interesse generale sosterrà i beni pubblici digitali, l’assistenza tecnica e i progetti di rafforzamento delle capacità in materia di dati, di sviluppo di modelli, di apertura e trasparenza, di audit, di calcolo, di talenti, di finanziamenti e di cooperazione per sostenere e creare congiuntamente un ecosistema di IA affidabile al servizio dell’interesse generale di tutti, per tutti e da parte di tutti.
• Abbiamo discusso per la prima volta al vertice e in un formato multiparti di questioni legate all’IA e all’energia. Questa discussione ha portato alla condivisione delle conoscenze per promuovere gli investimenti in sistemi di IA sostenibili (attrezzature, infrastrutture, modelli), a incoraggiare le discussioni internazionali su IA e ambiente, a creare un osservatorio sugli effetti dell’IA in materia di energia nell’ambito dell’Agenzia internazionale dell’Energia e a valorizzare le innovazioni dell’IA a basso consumo energetico.
• Riconosciamo la necessità di migliorare le nostre conoscenze comuni sugli effetti dell’IA sul mercato del lavoro creando una rete di osservatori per anticipare meglio tali effetti per i posti di lavoro, la formazione e l’istruzione, e per utilizzare l’IA al fine di migliorare la produttività, lo sviluppo delle competenze, la qualità, le condizioni di lavoro e il dialogo sociale.

4. Riconosciamo la necessità di dialoghi inclusivi pluriparti e di cooperazione sulla governance dell’IA. Sottolineiamo la necessità di una riflessione globale, in particolare su questioni quali la sicurezza, lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, il rispetto del diritto internazionale, compreso il diritto umanitario e i diritti umani, la tutela dei diritti umani, la parità tra donne e uomini, la diversità linguistica, la tutela dei consumatori e dei diritti di proprietà intellettuale. Prendiamo atto degli sforzi e delle discussioni legate agli enti internazionali in cui viene esaminata la governance dell’IA. Come indicato nel Global Digital Compact adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, i partecipanti hanno inoltre ribadito la volontà di avviare un dialogo globale sulla governance dell’IA e il gruppo scientifico internazionale multidisciplinare indipendente sull’IA e di armonizzare l’attuale governance degli sforzi, garantendone la complementarità ed evitando duplicazioni.

5. Affinché possiamo sfruttare i vantaggi delle tecnologie di IA a beneficio delle nostre economie e società, è necessario migliorare la fiducia e la sicurezza. Sottolineiamo il ruolo del vertice di Bletchey Park sulla sicurezza dell’IA e dei vertici di Seul, che sono stati determinanti nel rafforzamento della cooperazione internazionale in materia di sicurezza dell’IA, e notiamo gli impegni volontari che vi sono stati assunti. Continueremo ad affrontare i rischi che l’IA potrebbe rappresentare per l’integrità delle informazioni e a rafforzare la trasparenza dell’IA.

6. Attendiamo con interesse le prossime scadenze su questo tema, in particolare il vertice di Kigali, il terzo Forum mondiale sull’etica dell’IA che sarà organizzato da Thailandia e UNESCO, la Conferenza mondiale sull’IA nel 2025 e il Vertice mondiale del 2025 sull’IA al servizio del bene sociale, al fine di garantire il follow-up dei nostri impegni e continuare ad adottare misure concrete compatibili con un’IA inclusiva e sostenibile.


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Sta sorgendo la nuova Digital Revolution House del Politecnico di Torino

Continuano i lavori per la realizzazione della nuova Digital Revolution House del Politecnico di Torino nel quartiere Cenisia tra il nuovo Energy Center e l’Ex-Westinghouse. La struttura sorge vicino alle ex-OGR, l’Istituto Mario Boella, l’Energy Center, il Siti e l’incubatore di start-up I3P.

La Digital Revolution House (DRH) sarà una casa per la rivoluzione digitale che secondo il Politecnico è il fulcro dell’attività dell’ateneo stesso con una forte sinergia tra università ed imprese private, che consentirà a studenti, ricercatori insieme a professionisti esterni la possibilità di lavorare su progetti comuni.

L’edificio avrà una superficie al suolo di circa 1.600 m2 , con una superficie complessiva costruita di quasi 12.000 m2 distribuiti in 5 piani fuori terra, copertura, ed un piano interrato adibito a parcheggi, deposito, Casa dei Team. Il piano terreno, invece, ospiterà l’ingresso, un’area ristoro, un’officina operativa, e una piccola sala conferenze, mentre al piano superiore ci saranno uffici, segreterie, e circa 8 aule master. Dal piano 2° al 4°, verranno costruiti locali ad uso uffici, aule ma soprattutto laboratori.


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