Ambiente

Relazione sullo Stato dell’Ambiente Piemonte 2023: il 2022 è stato l’anno più caldo mai misurato

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che cade ogni anno il 5 giugno, Regione Piemonte e Arpa hanno presentato questa mattina, al Grattacielo della Regione, la Relazione sullo Stato dell’Ambiente 2023.

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore all’Ambiente regionale Matteo Marnati e il Direttore Generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero, hanno illustrato gli ultimi dati e le politiche ambientali del nostro territorio.

“I dati indicano che il 2022 è stato l’anno più caldo mai misurato, con un’anomalia positiva di 1,5 °C rispetto alla temperatura media del Piemonte, e il più secco con -45% delle precipitazioni medie annuali. Con le piogge dell’ultimo mese di maggio e i primi giorni di giugno, con precipitazioni medie di circa 230 mm, il deficit del 2023 è quasi completamente recuperato e le portate dei fumi sono tornate nella norma -spiega Secondo Barbero direttore generale di Arpa Piemonte – Per quanto riguarda la qualità dell’aria i dati del Pm10 nei primi 5 mesi dell’anno, se paragonati ai primi 5 mesi del 2022, hanno valori inferiori sia come concentrazioni medie che come numeri di giorni di superamento”.

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati alla presentazione della Relazione sullo Stato dell’Ambiente: Quasi azzerato il deficit di piogge e migliorati i dati della qualità dell’aria: questa l’anteprima 2023 sullo stato dell’ambiente in Piemonte in occasione della presentazione della Relazione sullo stato dell’Ambiente in Piemonte, redatta da Arpa e Regione Piemonte.

Per quanto riguarda la siccità, le piogge del mese di maggio – più di 230 millimetri – hanno permesso di recuperare, quasi del tutto, il deficit di pioggia: nel periodo gennaio-aprile 2023 il deficit era a -50%, ora, grazie alle precipitazioni delle ultime settimane, si è arrivati a -7%, grazie ad un +90% della media di precipitazioni del mese di maggio registrate dal 1991.

Sul fronte della qualità dell’aria, il 2023 fotografa, nei primi cinque mesi dell’anno, un miglioramento dei dati relativi al PM10 e anche della concentrazione degli ossidi di azoto rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, nella stazione di Torino Rebaudengo, nel 2023 le giornate di sforamento sono state 40, mentre nel 2022 erano state 49. Si tratta di periodi del tutto sovrapponibili, perché l’ultimo sforamento nel 2022 era stato il 25 marzo, e nel 2023 il 22 marzo, in entrambi i casi dopo mesi di siccità.

Al miglioramento della qualità dell’aria hanno contribuito le misure messe in atto dalla Regione: nella programmazione 2023-2027 dei FESR, Fondi Europei di Sviluppo Regionale, ha previsto lo stanziamento di 475 milioni di euro per la transizione ecologica, oltre il doppio rispetto programmazione precedente, quando per questa voce c’erano 181 milioni. Anche nella programmazione 2023-2027, del Psr, il Programma di Sviluppo Rurale, ci sono 73,2 milioni di euro, mentre tra il 2014-2022 erano 64,3.

I 5,3 milioni di risorse regionali hanno già consentito di sostituire 317 veicoli commerciali di imprese e privati inquinanti con mezzi green; grazie a 1,4 milioni sono state acquistate oltre 700 stufe a basso impatto ambientale, e 3,1 milioni sono in campo per favorire progetti di mobilità sostenibile in città


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