Agricoltura

Nel 2024 il via alla funivia delle mele in Val di Non. Un progetto che mira alla sostenibilità

Il progetto recentemente presentato dal consorzio Melinda è un’iniziativa senza precedenti a livello mondiale che contribuirà in modo sostenibile al trasporto delle mele della Val di Non.

Questo progetto coinvolgerà il trasferimento delle mele dagli impianti alle celle ipogee di Rio Maggiore, dove lo stoccaggio avviene in modo completamente naturale. Questo progetto dall’aria più che innovativa  riceverà un contributo a fondo perduto di poco più di 4 milioni di euro, che aiuterà a coprire il 40% dei costi totali di 10 milioni necessari per la realizzazione dell’impianto.

Come funziona la funivia delle mele
La “funivia delle mele” ideata dal consorzio Melinda, consisterà in un impianto monofune ad agganciamento automatico a tre piloni con 11 piloni di sostegno (di cui 6 in galleria). Avrà una lunghezza di 1300 metri, un dislivello di 87 metri e sarà in grado di trasportare ogni ora 460 contenitori impilabili (“bins”) alla velocità di 5 metri al secondo. Il percorso inizierà dalla sala di lavorazione di Predaia e si estenderà fino alla Miniera di Rio Maggiore, attraversando gallerie per raggiungere le celle d’arrivo. Queste ultime, situate nel cuore delle Dolomiti, rappresentano un “frigorifero naturale” a temperatura controllata che consente già di risparmiare il 30% di corrente elettrica rispetto a un magazzino tradizionale, evitando la necessità di costruire nuovi edifici per la conservazione delle mele.
Ernesto Seppi, presidente di Melinda, ha dichiarato che questo risultato è un riconoscimento straordinario per tutti i consorziati, evidenziando il premio alla progettualità che contribuirà agli sforzi per la sostenibilità avviati da tempo. L’obiettivo del consorzio è offrire prodotti agricoli di alta qualità riducendo progressivamente l’impronta ecologica e migliorando la sostenibilità economica della filiera, considerando le basse marginalità tipiche del settore ortofrutticolo.

Un progetto sostenibile
La funivia delle mele ha ottenuto il secondo posto nel bando dedicato alle migliori idee per lo sviluppo della logistica agroalimentare, superando oltre 100 proposte che accederanno ai fondi PNRR. L’obiettivo principale della funivia è ridurre il trasporto su gomma e le emissioni di CO2 derivanti dal traffico di camion. Questo sistema avrà quindi un doppio vantaggio che deriva dalla riduzione del traffico su gomma: un miglioramento della qualità e della sicurezza stradale e la riduzione di emissioni di CO2, cioè uno dei principali gas serra responsabili del cambiamento climatico. Si stima che grazie a questo progetto si potranno evitare circa 6.000 viaggi di tir, pari ad una stima di 12.000 chilometri l’anno: si tratta di a una notevole diminuzione delle emissioni di CO2 nella valle di Non. L’inaugurazione della teleferica delle mele è prevista per il 2024.


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