Massa Critica

Alcune riflessioni sulla maturità bis al liceo di Spadafora

La classe che ha rivissuto l’incubo di rifare l’orale di maturità ha ricevuto gli esiti: quasi tutti riconfermati, ad alcuni qualche punto in più. Per la ragazza che aveva fatto ricorso, la nuova commissione conferma il 69/100.

Qualche giorno fa a Spadafora nel messinese la classe VA del liceo Galileo Galilei era stata costretta a ripetere l’esame di maturità dopo il ricorso fatto da una delle studentesse della sezione. La ragazza, che aveva presentato il richiamo a luglio scorso dopo l’assegnazione del voto finale, si era presentata all’orale con l’avvocata Maria Sgrò che dichiara i motivi della mossa legale da parte della famiglia: “L’esame orale era stato illegittimamente concordato con il commissario interno: gli studenti avrebbero saputo con giorni di anticipo gli argomenti di inizio esame ed è, invece, avvenuto che solo alla mia assistita è stato richiesto dalla commissione un argomento di inizio esame difforme rispetto a quanto concordato con lo stesso commissario interno”, aggiunge “l’inaspettata sorpresa ha provocato il disorientamento della giovane, che ha generato una prolungata crisi emotiva, compromettendo lo svolgimento della prova orale, con conseguente valutazione gravemente insufficiente e inevitabile incidenza sul voto finale che le era stato attribuito”.
Il Tar, approvato il ricorso per il grave comportamento della professoressa di Italiano e Filosofia che aveva preso accordi con i propri alunni, aveva sospeso la maturità per tutti gli studenti della sezione A, che nel frattempo avevano, com’è giusto, investito sul proprio futuro. Sul fronte opposto quindi gli altri compagni della ragazza, disorientati dalla presenza dei legali. L’ormai ex capoclasse, al termine del suo orale bis, rilascia una breve intervista: “il Galileo non è solo la scuola del ricorso. Noi viviamo a testa alta e per questo bisogna fare chiarezza dicendo la verità, ovvero che tutti noi siamo stati trattati nello stesso modo”.

L’università messa in pausa per tornare al liceo

Le immatricolazioni universitarie richiedono l’inserimento online di un diploma valido di maturità e questa condizione è venuta improvvisamente a mancare per gli studenti della ex VA. Una delle studentesse iscritta all’università di Malta era in procinto di spostarsi a Londra per un esame universitario, quando invece fu riconvocata nel suo ex liceo per rifare la maturità. Come lei gli altri studenti, tra cui alcuni ragazzi che nel frattempo avevano trovato un lavoro e si vedevano costretti a chiedere “un permesso” per tornare tra i banchi. Una situazione quanto meno bizzarra che ha scatenato non poche critiche anche da parte dei genitori degli studenti che si chiedono perché la ragazza avesse aspettato così tanto prima di presentare il ricorso, dall’altra parte l’avvocatessa Sgrò che dichiara “i ritardi nella ripetizione degli esami sono dovuti al ricorso al Tar presentato da parte di studenti di altri licei”.

Maturità bis: a cosa è servito?

Una volta riunita la classe e dichiarata una nuova commissione l’esame orale si è ripetuto: i voti sono stati quasi tutti riconfermati, come alla ragazza che ha fatto reclamo, alcuni hanno ricevuto qualche punto in più.

Nonostante ora sia finito tutto, si capisce quanto la situazione fosse complessa: ogni “parte” ha agito secondo le proprie motivazioni e in questi casi sembra che tutti abbiano torto e tutti ragione. Alcune domande rimangono irrisolte, forse un utile spunto di riflessione. La ragazza del reclamo, ad esempio, in cosa sperava? A cosa è servità insomma questa maturità bis?

 

 

 


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