Massa Critica

Meta non rinnova l’accordo con la Siae, niente canzoni sui social

Una notizia che promette di scuotere il mondo dei social. È venuto meno il rinnovo della licenza sul diritto di autore, scaduto l’anno scorso, tra Siae e Meta, società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp.

Entro 48 ore tutti i contenuti su Instagram e Facebook con all’interno materiale sotto copyright saranno rimossi o silenziati. Importante l’impatto sui Feed di IG e sulle Stories e i Reel di entrambe le piattaforme.

“La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae nella nostra libreria musicale. Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano.

Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo, continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti” ha riferito un portavoce della azienda statunitense.

Diversa la posizione espressa dalla Siae in una nota ufficiale:

La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio SIAE dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani.

A SIAE viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti.

Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di SIAE a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che SIAE ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023.

SIAE non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana.

Come riporta il Sole 24Ore, non c’è stata sufficiente trasparenza nella trattativa da parte del colosso di Mark Zuckerberg. La richiesta avanzata dalla Siae a Meta avrebbe a che fare con la quantificazione dei ricavi provenienti dai contenuti con “colonna sonora” tutelata dalla società italiana, per meglio stabilire la somma necessaria a compensare autori ed editori italiani. Ma da Meta nessuna risposta appropriata. Come è andata a finire lo abbiamo capito; l’impatto che avrà sui nostri social lo avvertiremo presto.


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