Salute

La pandemia ha influenzato le nostre abitudini quotidiane e la nostra mobilità

La pandemia di Covid-19 ha avuto un grande impatto sulle vite dei cittadini di tutto il mondo negli ultimi due anni, sulle regole e sulle abitudini quotidiane. In particolare, un’indagine dell’Istat relativa all’autunno del 2021 si è concentrata sui cambiamenti nella mobilità previsti da studenti e lavoratori maggiorenni italiani nel periodo preso in considerazione.

L’indagine ha evidenziato un calo generale nella frequenza degli spostamenti. Infatti, se prima della pandemia l’81,6% degli intervistati dichiarava di effettuare spostamenti in 5 o più giorni a settimana per motivi di studio o lavoro, tra settembre e ottobre 2021, soltanto il 68,1% prevedeva di muoversi così tanto. Si è registrato invece un sensibile aumento tra coloro che non effettuano – o non hanno intenzione di effettuare – alcuno spostamento, passati dal 3,4 al 10,3%. È importante però notare che questo calo sembra interessare maggiormente gli studenti più che i lavoratori occupati.

Riguardo al mezzo di trasporto utilizzato, il sondaggio indica un incremento nell’utilizzo dell’automobile privata per gli spostamenti. Sia la percentuale d’uso come conducente, sia quella come passeggero sono aumentate, la prima in particolare. I valori sono passati rispettivamente dal 44,1 al 49,4% e dal 3,1 al 3,8%. Quasi la metà degli intervistati prevedeva perciò che nell’autunno del 2021 avrebbe usato la macchina per muoversi.

Diversamente, è di 5 punti percentuali la diminuzione di chi era intenzionato ad utilizzare i mezzi pubblici, rispetto a quanti li usavano prima della pandemia, con un calo dal 27, 3 al 22,6%. Notizia negativa che purtroppo, come suggerisce l’aumento dell’uso dell’auto evidenziato in precedenza, non è dovuta ad una crescita negli spostamenti con bicicletta o altri mezzi cosiddetti “dolci” come il monopattino. Anche in questa categoria si registra infatti una decrescita, minima, ma in una soluzione già poco sfruttata. Un peccato poiché questa opzione permette, come l’auto, una mobilità in solitaria e senza assembramenti.

L’indagine ha inoltre mostrato i motivi di queste variazioni. Quasi il 50% degli intervistati hanno dichiarato che il Covid è la ragione principale per la diminuzione dei loro spostamenti e il 33,6% l’ha indicato come primo motivo per la decisione di cambiare mezzo di trasporto. Soltanto il 9% degli intervistati ha optato per questo cambiamento. Tuttavia, il maggiore incremento nell’utilizzo dell’automobile, porta a pensare che una gran parte di coloro che hanno scelto di operare questo cambiamento, ha optato per quest’ultima tipologia di mezzo di trasporto, probabilmente a causa della pandemia.

 


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