Massa Critica

Greenpeace Italia chiede a Draghi un “whatever it takes per il pianeta”

Greenpeace Italia  ha presentato un elenco di dieci punti “per una vera transizione ecologica”, ovvero un “Next generation in dieci passi”.  Fra i 10 punti, Greenpeace inserisce l’elettrificazione dei trasporti, obiettivi più sfidanti sul fronte delle rinnovabili, semplificazioni per gli impianti solari ed eolici a fine vita e per impianti a fonti rinnovabili di grandi dimensioni, la promozione dell’agrivoltaico.

Ricorda Chiara Campione, portavoce della campagna #IlPianetaSiSalvaAdAprile di Greenpeace Italia : “Mancano meno di venti giorni alla scadenza per la presentazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano a Bruxelles. Abbiamo bisogno di progetti concreti per un futuro verde, sostenibile ed equo, ma le bozze del piano attualmente in circolazione sono vaghe, deludenti e non garantirebbero al nostro Paese una vera transizione ecologica, né una reale speranza alle nuove generazioni”.

Greenpeace ritiene che “il nostro Paese debba liberarsi progressivamente da una fonte come il gas fossile e che bisogna munire l’Italia di una filiera di rinnovabili e accumuli su cui innestare la rivoluzione energetica. Ciò faciliterebbe anche la trasformazione della mobilità, rendendo sostenibile il modo in cui ci spostiamo, con un Piano che deve mettere al centro le nostre città”.

Presidente Draghi si è impegnato a lasciare un buon Pianeta, oltre che una buona moneta, alle future generazioni. Per vincere questa sfida però servono azioni concrete che non piaceranno alle lobby delle industrie fossili e inquinanti, intenzionate ad accaparrarsi fondi pubblici per mantenere in vita il vecchio sistema economico, dannoso e distruttivo.

Green, sostenibilità, resilienza, transizione ecologica sono parole rassicuranti sempre più spesso pronunciate nei discorsi dei nostri politici: ma cosa deciderà il nuovo Governo su gas, petrolio, carbone, allevamenti intensivi, rifiuti e armi?  Il diavolo può nascondersi nei dettagli e sono questi ultimi che faranno la differenza nel Recovery Plan che il nuovo governo scriverà nelle prossime settimane. Per questo è urgente farsi sentire ora.

10 RICHIESTE PER IL GOVERNO DRAGHI

  • Sbloccare con investimenti e procedure semplificate il settore delle rinnovabili.
  • Bloccare le Trivelle e i nuovi progetti fossili di stoccaggio della CO2.
  • Potenziare le infrastrutture di rete e investire in sistemi di accumulo dell’energia ed efficienza energetica.
  • Non finanziare più gli allevamenti intensivi e riconvertirli imponendo la netta riduzione degli animali allevati.
  • Promuovere un’agricoltura ecologica senza pesticidi, rispettosa di ambiente e biodiversità.
  • Ridurre i rifiuti prodotti disincentivando il monouso e lo spreco di risorse naturali.
  • Incentivare filiere del made in Italy orientate al riuso, riciclo, durabilità e riparabilità dei prodotti.
  • Riconvertire l’industria militare mettendo al centro della sua mission la lotta alle vere minacce a cittadini e ambiente.
  • Investire per proteggere almeno il 30% del nostro territorio e dei nostri mari entro il 2030 e rafforzare la tutela del patrimonio naturale italiano.
  • Promuovere la mobilità sostenibile e le aree verdi in città, dal centro alla periferia.

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